BIOLOGICO

Agricoltura biologica, il punto di non ritorno

Un nuovo attacco alla salute dell’uomo e del’ambiente: con il Piano strategico Nazionale per la PAC 2023-27 viene inserita una disparità di trattamento tra l’agricoltura biologica e la produzione integrata ad evidente danno della prima e sull’uso fuori controllo dei pericolosi pesticidi di sintesi anche in aree frequentate dalla popolazione.

E’ un dato ormai assodato che le esternalità negative sono maggiori nell’agricoltura convenzionale e che esse incidono fortemente non solo sulla qualità dell’acqua, dell’aria, del suolo, ma anche sulla salute umana e sulla biodiversità. Oltre al danno la beffa, perchè tali esternalità sono tutte a carico dei contribuenti e delle generazioni future, rendendo il costo dei prodotti biologici di gran lunga inferiore a quello dei prodotti da agricoltura convenzionale.

Per salvaguardare e veder finalmente fiorire il territorio e la sua meravigliosa biodiversità è evidente come il rafforzamento del comparto biologico sia uno degli elementi-chiave della strategia di riferimento per l’intero sistema agro-alimentare italiano.

Il concetto di sostenibilità ambientale è nuovamente stravolto a beneficio delle industrie liberiste, ma è un dato di fatto che SOLO i campi gestiti in maniera convenzionale sono una fonte consistente di emissioni, perchè quelli BIOLOGICI assorbono CO2. L’agricoltura biologica può dare un contributo importante all’ambiente, sia aumentando la capacità dei terreni agricoli di sequestrare carbonio sia aumentando la qualità e la quantità di cibo prodotto.

L’Italia non ha ancora ratificato il protocollo di Nagoya alla convenzione sulla diversità biologica relativo all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dal loro uso; è colpevole dell’attuazione inadeguata delle direttive a tutela della natura, in particolare riguardo all’assenza di una protezione efficace per i siti designati (da diversi tipi di progetti e attività̀ di sviluppo) e le specie protette (ad esempio dal bracconaggio di uccelli selvatici); il sistema delle acque sotterranee non è riuscito a raggiungere un buono stato chimico e addirittura la concentrazione di nitrati nelle acque superficiali, che era rimasta stabile allo 0,3 % nel periodo 2008-2011 (oltre 40 mg/l), è aumentata da 0,2 % a 0,6 % nel 2016-2019 (oltre 40 mg/l), raggiungendo in alcuni casi concentrazioni di nitrati superiori a 50 mg/l.

Tutto questo significa una sola cosa: deterioramento del sistema ambientale e malattie e morte per gli animali e gli esseri umani.

Non è questo il futuro che vogliamo per i nostri figli, non è questo il presente che vogliamo per noi e il nostro paese. VITA denuncia e denuncerà in ogni sede, senza tregua, questa assurda posizione del governo che ancora una volta, -l’ennesima!- sceglie di tutelare gli interessi economici a scapito dell’essere umano.

Leggi la lettera aperta a tutti i componenti delle commissioni agricoltura, al ministro e per pec alla stessa Giorgia Meloni

“Lo scopo con cui proviamo a sensibilizzare chi non si rende conto del punto di non ritorno che incoscientemente si insegue, ci porterà a denunciare quella che insisto a definire una truffa organizzata ai danni del biologico e dei consumatori e dell’intero comparto agricolo italiano, consegnando questa volta ben 500 milioni di euro alla produzione integrata (che usa 250 pesticidi e occupa solo lo 0,6% della superficie coltivata in Italia) lasciando all’agricoltura biologica i soliti 2 miliardi di euro in 5 anni, assolutamente insufficienti per una produzione che occupa ormai il 18% della superficie coltivata.  

Il prossimo passo è denunciare alla Commissione europea l’intero piano strategico italiano che esalta l’agricoltura inquinante definendola sostenibile e incentivandola in alcune regioni molto di più dell’agricoltura biologica. “

Firme contro il Piano Strategico Nazionale per la PAC 2023/2027

Mario Apicella Biodistretto del Monte Amiata
Maurizio Barsella FLAICA – CUB di Firenze e Provincia
Marco Bertelli Centro Ricerche Ecologia e Agricoltura Alternativa
Samuela Breschi Comitato Obiettivo Periferia
Matteo Carbone Scienze dell’Aministrazione ed Economia Circolare
Gianni Cavinato Associazione Consumatori Utenti
Rosanna Crocini Alleanza Beni comuni e AcquaBene Comune Pistoia e Valdinievole
Giovanni Damiani Gruppo Unitario per le Foreste Italiane
Michela Del Vecchio Scienze dell’Aministrazione ed Economia Circolare
Dario Dongo Egalité
Vittorio Fagioli Rete Interregionale Patrimonio Ambientale
Mauro Falcioni Vitaly AgriBio
Giovanna Furlan Cooperativa El Tamiso – Aiab Veneto
Gianfranco Laccone Agronomo
Marco Mameli Assotziu Consumadoris Sardigna
Maurizio Mazzariol AltragricolturaBio
Michele Monetta Associazione UP BIO
Giulietta Mulini Az. Agr. Cresta del Pino solitario
Riccardo Piras Cunfederazione Liberos Massaios e Pastores Sardos
Bartolomeo Schirone Gruppo Unitario per le Foreste Italiane
Eugenio Serravalle Associazione di Studi e Informazione sulla Salute
Marco Tiberti European Consumers Aps
Lucia Vastano Cittadini per la memoria del Vajont

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