Ci trattano male! Stop CETA

Ci trattano male, stop CETA!

La Commissione Esteri della Camera in questi giorni si riunisce per ratificare il trattato commerciale tra Canada e Ue chiamato CETA. Questo stesso Governo, ancora all’opposizione, definiva il CETA una “porcata”, una roba da “traditori”, “l’ennesima marchetta della Ue alle grandi multinazionali”.
Questo trattato di “libero scambio” esporta la promessa dell’abbattimento del 98% di dazi e dogane e la creazione di un grande mercato unico ed importa concorrenza sleale, trasparenza zero, commissioni extra parlamentari che decidono le regole del gioco, diritto alla salute e alla sicurezza dei prodotti completamente azzerato.

Il trattato non prevede alcun tipo di DIALOGO o RINEGOZIAZIONE dei governi e di istituti scientifici.

Perché il CETA?

Il trattato COMMERCIALE Canada-UE prevede di realizzare i maggiori benefici per gli attori commerciali delle due Parti. Prevede il maggior beneficio per chi? Per il commercio.
NON per l’occupazione, NON per i diritti umani, NON per la comunità, la coesione sociale, lo sviluppo equo sostenibile, NON per la salute.

Non per i cittadini, ma per i commerci!

Si prevede che il complesso sistema di standard, regole di produzione, di protezione della qualità e dell’ambiente, che rappresenta ancora oggi l’ultima barriera di protezione per i consumatori, I CITTADINI, saranno semplificate col CETA, con l’unico criterio della facilitazione commerciale.
A guardar bene, anche l’occupazione ne sarà privilegiata (ma occupazione di chi? dei fratelli!) perché saranno istituite in modo permanente più di una decina di Commissioni apposite create dal trattato e sottratte allo scrutinio tecnico e parlamentare, sia di livello comunitario, sia nazionale.

Sul fronte difesa della sovranità alimentare e del made in Italy poi, per quello che riguarda l’export agroalimentare, all’Italia sono riconosciute 41 indicazioni geografiche a fronte di oltre 290 Dop e Igp registrate. Tutto quello che è definito da questo governo come “orgoglio del nostro paese, della nostra straordinaria cultura enogastronomica” è semplicemente spazzato via, con un trattato.
In particolare tutto il Sud Italia è tagliato fuori da ogni riconoscimento dei prodotti tipici.

Ci trattano male!

E non finisce qui! I nomi dei nostri prodotti, legati storicamente al territorio che li prodice, potranno banalmente essere volgarizzati e utilizzati accanto alle denominazioni autentiche.
Insomma prepariamoci ad essere invasi da parmesan, mozarella, salsa pomarola e spagheroni.
La combinazione del principio della «fabbricazione sufficiente» con il criterio del codice doganale rende, di fatto, impossibile l’evidenza dell’origine del prodotto.
Il mercato di export italiano di qualità non ne uscirà bene.

Questo è il colpo decisivo al Made in Italy!

Il piatto è pronto, mancavano in effetti alla distruzione completa solo i NUOVI OGM e grazie al governo Meloni ora abbiamo anche quelli.
Sempre in nome della libera concorrenza, grazie all’applicazione del principio di equivalenza delle misure sanitarie e fitosanitarie si consentirà ai prodotti canadesi di non sottostare a nuovi controlli nei Paesi in cui verranno venduti.
Ricordiamo che ad oggi in Canada sono impiegate 99 sostanze attive vietate nella Ue.
Non ultimo, tutti i documenti di negoziazione di questo meraviglioso trattato sono secretati.

Cosa vuoi fare?

Accogli tranquillamente un altro trattato che distruggerà la nostra sovranità alimentare?
Vai a protestare con gli agricoltori per poter rimanere in un sistema dove l’industria spinge l’agricoltura a produrre il massimo possibile a basso costo?
Il sistema in cui l’agricoltore è costretto a fare monocultura, sfruttare il terreno fino all’esaurimento, utilizzare pesticidi e farmaci?
Il cibo a basso costo non esiste, quello che non paghi in denaro, lo ripaghi in salute nostra e della terra. Promuoviamo un sistema dove il CIBO sia VALORE, dove la VITA sia l’unico criterio per le scelte economiche e politiche.

Basta essere trattati male! Stop CETA!

invia la mail e dì chiaramente ai parlamentari che questo trattato NON LO VOGLIAMO!


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