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Dolce come il miele. O no.

Bruxelles sospetta che “gran parte” del miele importato nell’UE sia adulterato.

Il miele che entra nell’Unione europea è di qualità sempre più scadente. Bruxelles sospetta che “gran parte” del miele importato nell’UE sia adulterato.

Il 46% del miele importato nel blocco non soddisfa gli standard dell’UE, rispetto al 14% della relazione precedente. La percentuale sale al 74% per le importazioni dalla Cina e al 93% per quelle dalla Turchia. Le cifre sono ancora peggiori per il Regno Unito, con un tasso di sospetto del 100%, anche se “probabilmente a causa del miele prodotto in altri Paesi e poi miscelato nel Regno Unito prima della riesportazione nell’UE”.

Complessivamente, il 57% degli operatori controllati aveva esportato miele sospettato di essere “adulterato con zuccheri esteri”.

https://es.euronews.com/2023/03/23/bruselas-sospecha-que-gran-parte-de-la-miel-importada-en-la-ue-esta-adulterada

Tutto il miele britannico esaminato nell’ambito di un’indagine sulle frodi UE non supera il test di autenticità.

Dieci campioni provenienti dalla Gran Bretagna erano sospettati di contenere sciroppo di zucchero a basso costo.

L’adulterazione del miele con sciroppo di zucchero a basso costo è stata smascherata da una nuova indagine della Commissione Europea, secondo la quale il 46% dei prodotti campionati era sospettato di essere fraudolento. Dieci campioni di miele provenienti dal Regno Unito non hanno superato i test. Forse sono stati miscelati o confezionati in Gran Bretagna, ma il miele ha probabilmente avuto origine all’estero.
Non è la prima volta che i test suggeriscono che gli acquirenti britannici potrebbero essere imbrogliati sul miele, anche se i supermercati affermano di testare regolarmente il miele e di controllare le linee di fornitura.

https://www.theguardian.com/food/2023/mar/26/uk-honey-fails-authenticity-test

L’Italia detiene il record mondiale per varietà di miele: oltre 60 diverse tipologie.

Siamo il 4° paese dell’Unione Europea per numero di alveari (oltre 1.470.000). In pool position la Spagna (2,9 milioni), Romania (1,8 milioni) e la Polonia (1,6 milioni).

Nel 2018 il numero degli alveari registrati nel nostro Paese ha visto un aumento del 7% rispetto all’anno precedente.

La produzione di miele in Italia, nel 2018, si attestava su oltre 23,3 tonnellate (2018).  Nel 2019 è stata di circa 15 mila tonnellate, contro un’attesa di oltre 23 mila. Nel 2020 le prime stime indicano un leggero incremento con circa 17 mila tonnellate.

La produzione, a livello geografico, è ben diffusa su tutte le nostre regioni. La regione più produttiva è il Piemonte con oltre 5 mila tonnellate, seguita dalla Toscana con oltre 3 mila tonnellate e dall’Emilia Romagna con più di 2 mila tonnellate.

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