speriamo che sia femmina

La famiglia è un sistema

| Redazione VITA |

La famiglia è un sistema. E come tutti i sistemi ha delle regole e dei meccanismi di “conservazione”.

Ogni bambino fa riferimento ad esso perché all’interno di questo spazio di vita egli dovrebbe svilupparsi e ricevere e dare quelle “quote di amore” che gli consentono di rafforzare la sua “essenza vitale” e creare a sua volta da adulto delle relazioni di amore con sé stesso e con gli altri.

È un sistema archetipico, quasi primordiale che “dovrebbe” essere volto sempre e comunque all’equilibrio e all’armonia.

Ma spesso questo legame assume tratti che di equilibrio ed armonia non hanno nulla. A livello biosimbolico l’essenza vitale è rappresentata dal sistema cardiocircolatorio e alle sue risposte biologiche.

Spesso dico che “ci accade quello che siamo” e in questo caso possiamo tranquillamente dire che gli adulti si prendono cura dei loro figli “in base a quello che sono” attraverso le loro conoscenze, le influenze sociali, religiose, morali, biologiche.

E come in una scatola cinese, a loro volta, da bambini hanno ricevuto quelle credenze e quei modelli che in base a patti atavici, portano avanti loro malgrado.

E questi patti si innestano nel nostro “DNA spirituale” come se fossero dei file scaricati nel nostro programma, informazioni che iniziamo a pensare come nostre e che generano un numero sempre maggiore di simboli, che si agganciano al nostro pensare e agire. Anche biologico.

Quando il vuoto delle quote di amore è una voragine, cerchiamo l’amore perché abbiamo ricevuto la credenza che l’amore non ci appartenga, perché non ne siamo degni.

E cerchiamo continuamente in un meccanismo di autodistruzione costante, perché più cerchiamo e più ogni amore che arriva lo troviamo insoddisfacente.

Non è mai troppo. Non è mai quello giusto. Continuiamo a cercare la perfezione in completo disaccordo con il resto dell’umanità perché non ci concediamo di rinunciare al nostro ideale di perfezione.

Bert Hellinger ci ricorda che il sistema famiglia è un grande campo di coscienza all’interno del quale tutti sono in risonanza tra loro e in questo campo/sistema si sperimentare l’appartenenza o l’esclusione.

Ogni sistema ha una coscienza arcaica intrinseca che lega tutti nel rispetto di determinati ordini, indispensabili alla sopravvivenza e coesione del sistema stesso.

Il primo ordine è che tutti gli appartenenti al sistema abbiano lo stesso diritto di appartenenza, perché la coscienza di gruppo non sopporta le esclusioni.

E la conseguenza importante è che, quando un elemento senza esserne consapevole, interpreta l’escluso, sarà destinato a prenderne il posto.

Molti bambini con forme di dipendenza patologica, come nel caso di Sìnead O’ Connor sono legati transgerazionalmente ad una persona esclusa.

Tutte le volte che un bambino si sostituisce al proprio genitore per farsi carico di qualcosa che spetta a chi è più grande di lui, si verificherà un fallimento o uno stato di malessere e scompiglio nell’intero sistema.

E come in ogni copione che si rispetti, suo figlio ha ripetuto l’ennesimo tragico copione togliendosi la vita.

Come non cedere vittime di questi patti generazionali e costruire quote d’amore anche se non ci è stato insegnato? Attraverso la fede in noi stessi e l’intenzione.

Ripulendo la realtà dalle nostre credenze autosabotanti che pensiamo come nostre ma che sono soltanto un sistema virtuale nel quale siamo immersi. Svegliarsi e avere consapevolezza di questo sistema per accedere alla strada della trasformazione, verso quell’amore che è l’unica vera energia di cambiamento.

Riconoscere che quello che siamo spesso non è il nostro “territorio animico“ ma quello di intere generazioni del nostro albero attraverso intrecci di messaggi non esplicitati.

I membri della famiglia, che hanno sempre distolto lo sguardo dalla persona esclusa in quanto considerata pericolosa, indegna, cattiva, dovrebbero guardare in quella direzione e a riconoscere ciò hanno voluto negare. Il riconoscimento è guarigione lasciando chi è vittima di vivere la propria vita.

Solo sviluppando l’essenza personale nascosta, la Vocazione personale e il Talento abbiamo la possibilità di vivere la nostra vita limitando l’identificazione con eventi, modelli, pensieri e credenze o quant’altro.

Per questo è di fondamentale importanza incoraggiare i bambini a sviluppare e riconoscere le proprie qualità essenziali, in modo da renderli consapevoli di quello che realmente sono e di ciò di cui hanno bisogno per diventare individui completi e liberi.

E questo possiamo farlo anche insegnandolo tardivamente al nostro bambino interiore.

Perché sempre e sempre, non dobbiamo mai dimenticare che, comunque vadano le cose, l’Universo si prende cura di noi.

Perchè anche questo è freiling. Anche questo è Transurfing. Almeno secondo me.

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