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L’ambientalismo è stato dirottato (2 di 4)

| Robert Blinov |

Questo è il secondo articolo della serie “L’ambientalismo è stato dirottato”: alcune riflessioni sull’ambientalismo per guardare con spirito critico alla propaganda globalista che strumentalizza la realtà ad esclusivo vantaggio della politica élitaria.

Il libero mercato e il ruolo del governo

È bene minimizzare rifiuti, l’inquinamento e le plastiche. Ma solo raramente qualcosa dev’essere fatto a tutti i costi: metodi assolutisti sono quasi sempre disastrosi. Le transizioni efficaci sono quelle di Tarzan: non lasciare il vecchio prima che il nuovo può completamente sostituirlo. Ogni decisione politica deve essere sottoposta ad un’analisi costi-benefici.

Diritti di proprietà chiaramente definiti possono aiutare a ridurre l’inquinamento: il proprietario è naturalmente incentivato a trattare bene la propria terra. Se il fumo di un vicino raggiunge casa mia, lui ha violato la mia proprietà.

La maggior parte della calamità ambientali sono state causate dai governi e multinazionali.

La Bp ha coniato il termine «impronta ambientale» nel 2005 per provare a passare sua responsabilità al cittadino.

Alcune ditte energetiche usano un altro trucco: prendono pagamenti da grandi società per considerarle utilizzatori di «energia pulita» al 100%, così trasformando persone regolari in utilizzatori di «energia sporca». Il costrutto legislativo artificiale di «responsabilità limitata» deve essere abolito, perché dona alle società la possibilità di distruggere l’ambiente per un prezzo fisso.

Le agenzie governative devono essere obbligate a valutare l’effetto dei loro progetti sull’ambiente e a scegliere sempre l’opzione meno distruttiva.

L’Unione europea intende esentare gli aerei privati dalla tassa sul carburante nonostante il loro inquinamento sia ben superiore a quello di una persona. I dipendenti pubblici tranne il presidente, il primo ministro e alcuni altri dovrebbero essere obbligati a volare solo con compagnie di linea, questo limiterebbe certamente anche la corruzione.

L’Ue ha deciso di costringere i produttori di dispositivi elettronici ad usare Usb-C come loro porta di ricarica. Dubito che questo aiuterà l’ambiente in qualsiasi modo: alcune persone che cambiano dispositivi dovranno buttare via i caricatori che hanno già e comprare dei nuovi. Questo obbligo è anche una violazione di libertà che alzerà i costi di produzione e limiterà il progresso tecnologico.

«L’impegno ambientalistico» dell’Unione si è definitivamente provato una fuffa quando le sue sanzioni hanno costretto la dogana tedesca a distruggere 1200 dispositivi Flipper Zero spediti verso la Russia. L’azione più efficace che l’Ue può prendere per aiutare l’ambiente ora è annullare le sanzioni contro la Russia e non armare più l’Ucraina.

Le guerre consumano energia rapacemente e creano enormi danni ambientali.

In un macrosistema come il nostro pianeta, la distruzione non è mai profitto.

Le regolazioni introdotte con il pretesto della finta emergenza climatica costano 500 miliardi euro all’anno, ma non hanno nessun beneficio significativo.

Il proposto divieto di vendita degli immobili con classi energetiche F e G è solo un assalto sulla proprietà privata. Quando i non-produttori comandano i produttori, si arriva ad un’ineptocrazia: un sistema nel quale i meno capaci a governare sono eletti dai meno capaci a produrre valore, nel quale i meno capaci a sostenersi sono premiati con beni e servizi finanziati coi patrimoni confiscati dai produttori sempre in diminuzione.

Il sistema finanziario odierno è una dispendiosa truffa di inutili società pubbliche, azioni, derivativi e banche. Stampa infinitamente il «denaro» così facendo alzare per sempre i prezzi. Gli indici Esg non mostrano responsibilità aziendale, ma solo l’avidità dei maniaci woke. Tasse, inflazione e brevetti disincentivizzano l’innovazione.

Il prodotto interno lordo mostra non la vera ricchezza di una nazione, ma la sua dipendenza dall’economia esterna; l’autosufficienza assoluta ha un Pil di zero. Un Pil in calata per due trimestri non vuole necessariamente dire recessione. È ora per passare a valute forti e disinflazionari, come Monero: il loro valore crescente incentiva a comprare solo cose utili di alta qualità che durano un lungo tempo.

Il mondo diventerà un luogo più pulito e sano quando si decrescerà l’economia della schifezza monouso.

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