Lettera aperta ai quindici

Con un Comunicato stampa il 1 Dicembre 2022 i giudici della Consulta hanno preannunciato, in modo assolutamente NON CONSONO per una Corte Costituzionale, la decisione rispetto l’OBBLIGO VACCINALE COVID-19 sollevata dai diversi ricorsi presentati dai tribunali di Brescia, Catania e Padova, dal Tar della Lombardia e dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia.

La Corte “ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.

Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario.
Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico.”

VITA invia una lettera aperta ai quindici, perché sia estremamente chiaro che questa decisione è assurda, iniqua, ingiusta e scredita definitivamente la Corte Costituzionale e il suo ruolo.

Leggi il testo della lettera e inviala anche tu ai quindici, compilando il modulo a fondo pagina.

Lettera aperta ai quindici

L’ARTE SOPRAFFINA DELL’INGANNO

…e la farsa continua.

Nel pulsare inesorabile del tempo di questa sciagurata dimensione, siete stati  chiamati ad amministrare la giustizia di diversi milioni di lavoratori italiani che si sono rifiutati di adempiere all’obbligo vaccinale.

Quindici Giudici armati di uno strumento che con l’arte sopraffina della dialettica, dell’ermeneutica, dell’esegesi, della maieutica e di altri strumenti lessicali ha di fatto stravolto il diritto, il senso delle parole, i concetti più nobili della vita e dei diritti umani legittimando un vero e proprio sopruso nei confronti dell’individuo e della dignità umana.

Qualcuno degli avvocati dei ricorrenti ha dichiarato in aula che stavate scrivendo la storia e non sbagliava.

Avete con dieci righe di comunicato stampa scritto la pagina più buia della storia di questo paese.

Avete messo il coperchio alla pentola di Satana, che oggi si complimenta con Voi,  eccellenze obbedienti al sigillo di uno Stato criminale, filo nazista che con la propaganda totalitarista sta opprimendo il nostro Paese.

Lei Presidente della Corte Costituzionale si è elevata a strumento di reale ingiustizia e responsabilità di fame e morte, di disperazione e malattia.

Insieme alla somma Carta, avete bruciato l’ultimo disperato tentativo di tredici Giudici pacificamente armati di coscienza e coraggio di scongiurare la fine della nostra Repubblica. 

Sfruttando al meglio le qualità linguistiche di cui sopra, fra un paio di mesi, dopo il Natale, ve ne uscirete con pagine e pagine di motivazioni a rappezzare i concetti di ragionevolezza e proporzionalità.

Vergogna!

E magari siete anche amorevoli nonni, padri e madri di famiglia che la domenica vanno alla messa, che hanno avuto quali maestri di scuola tanti Aldo Moro o tanti Piero Calamandrei. 

Oppure siete stati allievi ed ammiratori di Sandro Pertini, Antonio Gramsci.

Soltanto ci chiediamo: ma dove sono finite le memorie di queste anime che hanno vissuto settant’anni della loro vita all’insegna dei valori umani? 

Ma chi siete? Voi quindici? Quale mano sul capo vi conduce?

Chi dirige le vostre menti assassine? 

Eh sì! La vostra coscienza, il vostro sentire, che vi accompagnerà anche dopo la morte e il distacco dal misero corpo, continuerà a rodere e rimuginare sui milioni e milioni di poveri indifesi onesti e piccoli lavoratori che sono stati ridotti alla fame, ricattati e indegnamente discriminati e di cui voi quindici siete stati i concreti carnefici.

Questa è la verità. 

E se per sopravvivere, sceglierete di dimenticare, ve lo ricorderemo Noi, che della memoria di questi tempi siamo coscienti testimoni.

Oggi proprio in queste ore si va formalizzando un nuovo codice deontologico per i medici, ove sarà vietato al medico di “sconsigliare” l’uso del vaccino. 

Cioè un farmaco sperimentale, somministrato obbligatoriamente, o col ricatto e la violenza psicologica che sarà spinto nei nostri corpi, per poter lavorare ed avere una vita civile, sostenuto da un diktat sanitario che va oltre il GIURAMENTO DI IPPOCRATE, contro il principio di scienza e coscienza nell’obbedienza cieca dell’interesse di pochi a danno di molti.  

Ebbene, quindici, voi quindici, volete essere veramente complici consapevoli di tutto ciò?

Il popolo italiano vi condanna a vagare erranti nella desolante parte sbagliata della storia. 

Tanti Auguri!

Semplici ed onesti cittadini e lavoratori Italiani

Invia anche tu la lettera!


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