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L’Italia nel conflitto in Ucraina

Approvato al Senato il decreto numero 5 sulla fornitura di ARMI in Ucraina: per tutto il 2023 il Governo potrà inviare armi SENZA CONTROLLI e con il SEGRETO sulle spedizioni.

La Nato, l’Ucraina e l’UE scommettono sull’inasprimento del conflitto, mentre il territorio ucraino è dilaniato, completamente distrutto e la sofferenza della popolazione è inaudita.

L’Italia ha fornito crediti all’Ucraina per circa 310 milioni di euro su base bilaterale, 40 milioni di euro per aiuti umanitari e circa 390 milioni di aiuti militari. 800 milioni di euro di distruzione e la morte.

Le sanzioni economiche imposte alla Russia colpiscono come un boomerang il nostro paese: le esportazioni italiane verso la Russia (circa 7,6 miliardi di euro) sono state interrotte e la perdita di forniture di materie prime da Mosca e i conseguenti incrementi record dei prezzi dei beni energetici gas, petrolio e carbone mettono in ginocchio tutta la produzione industriale.

VITA RIPUDIA LA GUERRA. Il parlamento italiano non sta proteggendo l’Ucraina, non sta proteggendo gli interessi economici dell’Italia e sta appoggiando decisioni di USA, NATO e UE che vanno contro l’umanità.

VITA dice No a tutto questo.

Si alla pace

Si al disarmo

Fuori dalla Nato per un’ITALIA NEUTRALE E LIBERA

VITA🌱

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